Le opportunità offerte dalle agevolazioni fiscali dedicate alle ristrutturazioni nel 2025 rappresentano un importante strumento per chi desidera migliorare il proprio immobile contenendo i costi. L’evoluzione normativa, a partire dalla Legge di Bilancio, ha apportato modifiche di rilievo che è fondamentale conoscere per poter pianificare con efficacia interventi edilizi, risparmiando sulla spesa complessiva attraverso detrazioni e aliquote differenziate. Prima di avviare qualsiasi opera, occorre valutare attentamente sia le tipologie di spesa ammesse sia i nuovi valori percentuali di detrazione, che variano in base alla destinazione d’uso dell’immobile e al periodo in cui vengono sostenute le spese.
Le principali novità sui bonus casa 2025
Dal 1° gennaio 2025, il quadro delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni registra alcuni cambiamenti sostanziali rispetto agli anni precedenti. Per le spese sostenute dal 2025, la detrazione massima rimane fissata a 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare, ma l’aliquota detraibile subisce importanti variazioni:
- Prima casa: aliquota del 50% per interventi di ristrutturazione, restauro e manutenzione straordinaria;
- Altre unità abitative: aliquota del 36% per gli stessi tipi di intervento;
- Dal 2026, l’aliquota ordinaria scenderà ulteriormente al 30% per tutte le tipologie, fatta eccezione per la prima casa che mantiene il 50% anche nel 2025.
L’agevolazione, disciplinata dall’art. 16 bis del DPR 917/86, resta cumulabile con altre detrazioni come l’Ecobonus e il Sismabonus, ma occorre evitare le doppie agevolazioni sulle medesime spese. Le detrazioni sono erogate tramite Irpef, ripartite in 10 quote annuali di pari importo, permettendo così di distribuire l’onere fiscale nel tempo e rendere più accessibile l’investimento.
Interventi ammessi e limiti di spesa
Le agevolazioni riguardano diversi tipi di interventi realizzabili sia sulla prima casa sia su altre tipologie di immobili residenziali. Gli interventi ammessi sono:
- Ristrutturazione edilizia;
- Restauro conservativo;
- Manutenzione straordinaria sulle singole unità immobiliari;
- Manutenzione ordinaria solo per le parti comuni condominiali;
- Realizzazione o sostituzione di impianti tecnologici di sicurezza e risparmio energetico (efficienza energetica);
- Acquisto di mobili e grandi elettrodomestici a basso consumo, se collegato a lavori di ristrutturazione.
Va sottolineato che la manutenzione ordinaria sulle singole proprietà non dà accesso diretto alla detrazione: per poterne beneficiare, gli interventi devono riguardare le parti comuni degli edifici condominiali e la quota detraibile viene suddivisa tra i condomini proporzionalmente ai millesimi di proprietà. Il limite di spesa massima detraibile resta fissato a 96.000 euro per ciascun immobile, senza distinzione tra singoli proprietari o condominio, con eventuali interventi eccedenti che non maturano ulteriori vantaggi fiscali.
Requisiti e procedure per beneficiare delle detrazioni
Per poter usufruire del bonus casa 2025, è essenziale rispettare alcune condizioni formali:
- I pagamenti devono essere effettuati tramite bonifico bancario “parlante”, con indicazione esplicita della causale del versamento, codice fiscale del beneficiario della detrazione e partita IVA o codice fiscale della ditta incaricata dei lavori;
- La detrazione IRPEF va indicata nella dichiarazione dei redditi dell’anno successivo a quello della spesa;
- In caso di lavori sulle parti comuni condominiali, la ripartizione delle spese e delle detrazioni avviene in base alle tabelle millesimali;
- Vanno conservati i documenti giustificativi delle spese ed eventuali permessi edilizi o CILA in caso di opere soggette a autorizzazione;
- Per i bonus mobili, l’acquisto deve avvenire dopo l’avvio dei lavori e va conservata idonea documentazione a supporto.
Le detrazioni spettano ai proprietari, nudi proprietari, titolari di diritti reali di godimento, ma anche ai locatari e ai comodatari, purché sostengano direttamente le spese e siano intestatari delle fatture e dei bonifici bancari. La documentazione fiscale deve essere mantenuta per almeno 10 anni, periodo in cui l’Agenzia delle Entrate può effettuare controlli sull’avvenuto pagamento e sulla reale esecuzione degli interventi.
Ecobonus, Sismabonus e altre agevolazioni correlate
Oltre al tradizionale bonus per la ristrutturazione, la normativa 2025 mantiene attivi anche altri incentivi mirati al miglioramento dell’efficienza e della sicurezza degli edifici:
- Ecobonus: permette una detrazione fino al 50% per lavori di efficientamento energetico, come la sostituzione degli infissi, l’installazione di impianti fotovoltaici, pompe di calore, cappotto termico e sistemi di domotica. Il tetto massimo di spesa e l’aliquota variano in base alla tipologia di intervento;
- Sismabonus: dedicato agli interventi di miglioramento della sicurezza statico-sismica degli edifici. Anche qui le aliquote sono differenziate in funzione della zona sismica e della riduzione di classe di rischio raggiunta;
- Bonus mobili ed elettrodomestici: consente una detrazione del 50% sugli acquisti di mobili ed elettrodomestici di classe A collegati a lavori di ristrutturazione, con un tetto massimo di spesa di 10.000 euro per unità abitativa;
- IVA agevolata al 10%: acquistando beni “finiti” destinati a ristrutturazione edilizia, è possibile godere di una riduzione dell’aliquota IVA dal 22% al 10%. Questo vantaggio si applica sia alle cessioni di beni che alle relative prestazioni di servizi.
Anche nel caso di Ecobonus e Sismabonus, il beneficio viene ripartito su dieci anni. Restano inoltre in vigore le procedure semplificate per la cessione del credito e lo sconto in fattura, sebbene soggette a condizioni sempre più stringenti a tutela del bilancio pubblico.
Le novità introdotte nel 2025 spingono fortemente nella direzione di un patrimonio edilizio più sicuro ed efficiente dal punto di vista energetico. L’attenzione crescente verso efficienza energetica e riduzione delle emissioni rende questi incentivi un’opportunità da valutare con attenzione, sia per chi intende migliorare il comfort abitativo che per chi punta a incrementare il valore dell’immobile prima di una vendita.
Uno degli aspetti più rilevanti nella scelta degli interventi è la possibilità di “combinare” i vari bonus, dove permesso dalla normativa, per massimizzare il risparmio fiscale. Tuttavia, è cruciale evitare sovrapposizioni di spesa sugli stessi interventi, pena la decadenza delle agevolazioni. Il tecnico abilitato o il consulente fiscale sono figure fondamentali per individuare correttamente la strada ideale in base alle esigenze dell’immobile e alle disponibilità economiche del contribuente.
Infine, si segnala che la normativa di riferimento per le detrazioni sulle ristrutturazioni viene aggiornata annualmente attraverso la Legge di Bilancio. È pertanto consigliabile informarsi con attenzione sulle regole in vigore e su eventuali circolari interpretative dell’Agenzia delle Entrate prima di intraprendere qualsiasi opera, per evitare spiacevoli sorprese e assicurarsi di ottenere tutti i vantaggi previsti dalla legge.