Ingegnere paesaggistico: ecco le sue funzioni poco conosciute

L’ingegneria paesaggistica è una delle discipline più affascinanti e multidisciplinari del settore ambientale, però spesso le sue funzioni rimangono meno note al grande pubblico rispetto a quelle di figure affini, come l’architetto paesaggista o l’urbanista. L’ingegnere paesaggistico ha un ruolo chiave non solo nella creazione e gestione di aree verdi esteticamente gradevoli, ma anche nell’analisi, pianificazione, tutela e ripristino degli equilibri naturali secondo criteri di sostenibilità e innovazione tecnologica.

Un ruolo multidisciplinare fra tecnica ed ecologia

L’ingegnere paesaggistico si distingue per la capacità di integrare conoscenze tecniche, ecologiche e sociali per trasformare lo spazio aperto in un ambiente funzionale e resiliente. Oltre a pianificare e progettare opere verdi, questa figura analizza le caratteristiche del territorio, valuta le migliori strategie per l’uso delle risorse e promuove interventi che mirano al miglioramento della qualità della vita umana senza trascurare la difesa dell’ecosistema naturale.

Fra le attività poco conosciute che caratterizzano questo professionista vi sono:

  • Analisi integrata degli ecosistemi: non si limita a progettare, ma monitora e studia le componenti flora-fauna, la qualità del suolo, il regime idrico e gli effetti del clima sulle aree da trattare.
  • Gestione avanzata delle infrastrutture verdi: oltre alla semplice scelta delle piante o alla progettazione dei percorsi, valuta sistemi di drenaggio, impianti di irrigazione intelligenti, barriere vegetali con funzione antinquinamento e soluzioni per la biodiversità urbana.
  • Valutazione d’impatto ambientale e strategica: conduce studi approfonditi per valutare gli effetti di nuovi interventi edilizi o infrastrutturali sull’ambiente e sugli abitanti, suggerendo alternative basate su criteri di minimizzazione del danno e sostenibilità.

Funzioni poco note ma di grande impatto

Spesso ci si concentra sulle competenze progettuali visibili – la creazione di parchi, giardini, sistemi di verde pubblico – trascurando invece una serie di attività cruciali ma meno evidenti.

  • Recupero e ripristino ambientale: interviene nelle aree degradate (ex zone industriali, discariche, cave dismesse) per restituire vitalità, bonificando, rimodellando il terreno e ricreando substrati e microhabitat che favoriscono l’insediamento di nuove specie.
  • Mitigazione degli effetti del traffico veicolare attraverso barriere naturali che assorbono le polveri sottili e contribuiscono all’abbattimento acustico.
  • Utilizzo di tecnologie innovative come sistemi di monitoraggio ambientale, software di simulazione ecologica e sensori per l’efficienza idrica.
  • Pianificazione idraulica sostenibile: la progettazione di aree permeabili, sistemi di fitodepurazione e raccolta delle acque meteoriche, utili per la prevenzione di allagamenti e per l’irrigazione sostenibile.

Non da meno, l’ingegnere paesaggistico, specie se impegnato in contesti urbani, entra spesso nel merito di problemi di mobilità sostenibile, favorendo la creazione di piste ciclabili, percorsi pedonali e reti di collegamento verdi tra quartieri, scuole e strutture pubbliche. L’obiettivo non è solo estetico, ma riguarda la salute pubblica, il microclima urbano e il benessere sociale.

Collaborazione e analisi avanzata del territorio

Un aspetto poco noto riguarda il lavoro di squadra che questo professionista svolge continuamente. L’ingegnere paesaggistico lavora infatti a stretto contatto con architetti paesaggisti, urbanisti, agronomi, forestali, ingegneri idraulici e geologi. In ambito di pianificazione, ascolta le esigenze dei committenti (privati o pubblici), analizza le condizioni reali del territorio (suolo, morfologia, fattori climatici, presenza di corsi d’acqua) ed elabora soluzioni customizzate per ogni specifico contesto.

Fra le funzioni meno conosciute, ma essenziali, troviamo:

  • Analisi degli impatti sociali e culturali delle trasformazioni paesaggistiche, garantendo la tutela delle identità locali e delle tradizioni, e promuovendo l’educazione ambientale della cittadinanza.
  • Studi di economia circolare applicata al paesaggio: sviluppa modelli per la gestione, il recupero e il riciclo degli scarti vegetali, integrando attività produttive (come l’utilizzo delle biomasse) senza impattare negativamente sulla biodiversità locale.
  • Realizzazione di piani di gestione a lungo termine per la manutenzione e l’adattamento delle infrastrutture verdi di fronte ai cambiamenti climatici e alla pressione antropica.

Impatto futuro e funzioni strategiche

Oltre alle tradizionali attività di progettazione e gestione degli spazi aperti, l’ingegnere paesaggistico è chiamato oggi a anticipare e integrare le sfide della transizione ecologica. Si occupa di proporre soluzioni per la resilienza ambientale delle città, la tutela delle risorse idriche e l’incremento delle superfici vegetate in funzione anti-caldo e anti-inquinamento.

Tra le funzioni emergenti si segnalano:

  • Gestione intelligente delle risorse naturali, attraverso sistemi di monitoraggio dinamico basati su dati satellitari, droni e intelligenza artificiale, per interventi tempestivi e pianificazione adattiva.
  • Ruolo consultivo nei processi decisionali pubblici, partecipando alla definizione di regolamenti urbanistici e politiche ambientali che influenzano la trasformazione delle aree urbane e rurali.
  • Ricerca e sviluppo di tecniche innovative per ridurre il consumo di suolo, come il verde pensile, i giardini verticali e il recupero di superfici urbane inutilizzate per nuove funzioni verdi.

È importante sottolineare che l’efficacia di questo professionista si misura nella capacità di combinare sensibilità estetica, rigore scientifico e competenza tecnico-amministrativa, mirando a generare benefici tangibili e duraturi per la collettività e per l’ambiente. In un mondo soggetto a crescenti pressioni ambientali, il valore di queste attività “nascoste” si rivelerà sempre più centrale per lo sviluppo sostenibile e la qualità della vita nei territori.

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